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ASUS Maximus VIII Hero - Layout nel dettaglio

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Layout nel dettaglio

 

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La sezione di alimentazione della Maximus VIII Hero è equipaggiata con un totale di 10 fasi, di cui 8 per la CPU e 2 per la GPU. Le fasi sono gestite da un controller brandizzato ASUS, l’ASP14051, presumibilmente un controller della Internal Rectifiers, data la presenza di 4 phase doublers IR3599. Si presume dunque l’utilizzo di un controller PWM digitale a 6 vie, di cui 4 dedicate alla CPU.  ASUS anche per questa scheda madre ha scelto l’utilizzo di mosfet Dual N-Channel, della Texas Instrument, nello specifico il dei NexFET CSD87350Q5D, capaci di erogare fino a 40A per ogni fase. Altre due fasi di alimentazione sono posizionate sotto al socket e sono destinate al VCCSA e al VCCIO. La staffa di ritenzione della CPU nonché il socket è della Lotes, più pregiato a livello qualitativo. I condensatori sono del tipo Black Metallic per una durata confermata dai test per più di 10.000 ore e le induttanze riescono a sopportare una corrente fino a 60 Ampere. Questo fa della Maximus VIII Hero la piattaforma ideale anche per un utilizzo estremo oltre che di gioco.

 

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Nel dissipatore della sezione di alimentazione è stata inclusa una Heat-Pipe in modo da distribuire e rendere più efficiente lo smaltimento del calore. Ed a differenza della serie precedente, la mascherina in plastica oltre che dare un tocco estetico accattivante incanala il flusso d’aria ottimizzandone il percorso.

 

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La serie di porte I/O presenti sul pannello posteriore prevede un attacco misto PS/2 dedicato alla tastiera/mouse. Abbiamo 4 porte USB 2.0 (nero), il pulsante utilizzabile per l’aggiornamento del BIOS a sistema spento oppure per la funzione ROG Connect per modificare i valori del BIOS in real time; due porte dedicate all’output del segnale video digitale DisplayPort e HDMI; due porte USB 3.1 di cui una di tipo A (rossa) e  una di tipo C (nera); una porta Gigabit LAN dotata di protezione contro le sovracorrenti; un porta ottico/coassiale S/PDIF e cinque Jack audio placcati in oro.

 

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La Maximus VIII Hero è equipaggiata con l’Epu DIGI+ VRM che controlla digitalmente le tensioni e ne permette la modifica in tempo reale direttamente dal sistema operativo.

 

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Nascosto sotto la mascherina tra le porte I/O ed il socket abbiamo il controller Asmedia 1442K per la codifica video digitale compatibile con l’alta risoluzione a 4K ed in grado di supportare un flusso di 3,4 Gbps. L’Asmedia 1142 funge da controller USB 3.1 che sfrutta 2 corsie del PCIe Gen 2.0 per offrire una velocità fino a 2 GB/s.

 

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Il controller NCT6793D provvede a monitorare le tensioni e le temperature del sistema.

 

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Il controller inquadrato completa le funzionalità messe a disposizione dall’interfaccia software ROG.

 

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TPU ossia Turbo Processing Unit è parte della tecnologia Asus dedicata all’overclocking dinamico.

 

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La Maximus VIII Hero è dotata di 2x PCIe 3.0 x16 collegati direttamente alla CPU che supportano configurazioni x16 o x8/x8. Il chipset Z170 gestisce gli altri slot contraddistinti da un grigio più scuro, abbiamo 1 PCIe 3.0 x16 (operante ad x4, pur avendo 8 connessioni elettriche) e 3x PCIe 3.0 x1. E’ onnipresente la classica batteria a pastiglia per la conservazione delle informazioni nella CMOS e sulla destra il chip del BIOS.

 

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Particolare attenzione è stata dedicata dagli ingegneri alla sezione audio tant’è che è separata a livello elettrico dal resto del circuito della scheda madre e sfoggia condensatori di elevata qualità Nichicon. Il cuore pulsante è il chip SupremeFX basato sul codec Realtek ALC1150 che supporta fino ad 8 canali per un audio di alta qualità.

 

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Lungo la linea di base troviamo l’insieme dei connettori per la cavetteria che proviene dallo chassis. Da sinistra abbiamo il connettore per il Front Panel, quello per le porte Thunderbolt, i pulsanti di ON/OFF (rosso) e reset (nero), il pulsante per l’operazione di clear-CMOS, il connettore TPM (Trusted Platform Module), il ROG_EXT se si è in possesso dell’ OC Panel che accompagna la serie Extreme, vari connettori USB2.0 e USB3.0 nonché il System Panel connector. Da non trascurare lo switch LN2 che se abilitato viene in aiuto in caso di Cold-boot permettendo l’avvio del sistema.

 

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Ecco il grosso dissipatore di metallo che raffredda il PCH Z170 con lo stemma ROG inciso al centro con tanto di effetto luminoso pulsante e colori configurabili da software.

 

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La porta inquadrata M.2(Socket3) permette di collegare un SSD direttamente al PCH Z170 beneficiando di 4 corsie PCIe Gen 3 per una velocità limite di 10 Gbps. In caso di utilizzo, le porte SATA 1 e 2 si disabilitano.

 

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Premesso che tutte e 8 porte SATA beneficiano dello standard SATA3 6 Gb/s, l’utilizzo di più hardisk permette la creazione di configurazioni RAID 0, 1, 5 e 10  tramite il software Intel Rapid Storage Tecnology sulle 6 porte grigie gestite dal PCH Z170, ad esclusione del blocco di 2 porte nere servite dal controller ASMedia. Come si può notare, abbiamo due connessioni SATA Express, interfaccia ancora ben poco diffusa nel mercato consumer.

 

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Sul lato destro troviamo il connettore per le 2 porte USB3 e quello ATX a 24 Pin per l’alimentazione principale della motherboard, alla cui base troviamo i LED che indicano lo stato di allarme sui rispettivi settori: CPU, RAM, VGA e Boot Device. I numerosi connettori per le ventole presenti sulla Maximus VIII Hero sono dotati di 4 pin in modo da regolare le ventole o tramite il sistema operativo oppure da BIOS per limitarne il rumore ed ottimizzare la dissipazione termica. Gli ottimi software a corredo permettono di ottimizzare automaticamente la loro velocità di rotazione in base alle temperature rilevate.

 

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I 4 slot destinati ad ospitare 4 DIMM suddivise a gruppi di 2 secondo lo standard Dual channel di Intel il cui controller ricordiamo è presente all’interno del processore, prevedono configurazioni fino ad un massimo di 64GB. Ricordiamo anche che la Maximus VIII Hero è in grado di superare i 3466 MHz in OC ma si sono visti sistemi operare a velocità ben maggiori di questa. Le due fasi dedicate alle RAM, visibili in foto, sono gestite da un ulteriore controller digitale ASP1103.

 

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Un aiuto viene dal pulsante MemOK posto nell’angolo destro che se premuto in fase di boot è in grado di risolvere eventuali incompatibilità con alcuni moduli di RAM e permetterne l’avvio. Un ulteriore aiuto è offerto dal Q-Code a due cifre che segnala una serie di codici secondo una sequenza prestabilita ed in caso di blocco durante il boot ne permette la comprensione del problema.

 

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